4 Dicembre 2023

USA: seminario in ambasciata sulla sostenibilità agroalimentare

(Di Monica Malavasi)

Nell’ambito dell’ottava edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, lo scorso 14 novembre, l’Ambasciata d’Italia a Washington ha ospitato il workshop “Sustainability efforts of the swine meat products and olive oil industries, key ingredients of the Italian table”, realizzato in collaborazione con l’American Italian Food Coalition.

L’AGRICOLTURA SOSTENIBILE

“L’agricoltura sostenibile implica la ricerca di un delicato equilibrio tra il soddisfacimento dei bisogni odierni e la conservazione del nostro pianeta per il futuro. Innovazione e nuove tecnologie sono leve efficaci per individuare nuove soluzioni, lavorando insieme al di là di confini e divisioni tra settori”. Con queste parole l’Ambasciatrice Mariangela Zappia ha introdotto il workshop, evidenziando anche il ruolo positivo che possono ricoprire i consumatori scegliendo regimi alimentari come la dieta mediterranea, “espressione di una cultura nutrizionale basata sull’educazione piuttosto che sulla proibizione”.

L’Ambasciatrice ha inoltre valorizzato la candidatura della cucina italiana a patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO. Sulla stessa linea l’intervento di Ugo Della Marta, Direttore Generale della Direzione per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione (DGISAN) del Ministero della Salute. Nel richiamare la strategia “Farm to fork” della Commissione UE, mirata ad accrescere la sostenibilità del sistema alimentare europeo, il DG Della Marta ha evidenziato come il ruolo delle Istituzioni consista nell’incoraggiare la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, assicurando il massimo sostegno a sistemi alimentari improntati allo sviluppo sostenibile.

Mariangela Zappia, Ambasciatrice italiana negli Stati Uniti

LA SOSTENIBILITÀ DEL SETTORE SALUMI

L’evento, con un focus sui comparti di olio d’oliva e carne suina, ha permesso la condivisione di esperienze e lo scambio di prospettive tra produttori italiani e statunitensi, con l’obiettivo comune di limitare l’impatto dei processi produttivi sull’ambiente e innalzare, al contempo, gli standard qualitativi del prodotto finale. Sui temi si sono confrontati come relatori: Joseph R. Profaci, direttore del North American Olive Oil Association (NAOOA); Monica Malavasi, direttore dell’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani; Davide Calderone, direttore dell’ASSICA; Thomas Titus del National Pork Producer Council; Marco Petrini, Presidente di Monini North America; Lucy Calautti, Presidente dell’American Italian Food Coalition.

ASSICA e l’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani (IVSI) hanno colto l’occasione per presentare il settore dei salumi e della carne suina in Italia e il ruolo che queste produzioni hanno nell’economia del comparto agroalimentare del nostro Paese, valorizzando il lavoro svolto dalle due organizzazioni in termini di scambio di buone pratiche di sostenibilità e di stimolo alle aziende ad adottare modelli di business virtuosi. Soddisfazione espressa anche dai rappresentanti dell’Associazione che hanno preso parte al seminario.

Monica Malavasi, Direttore dell’Ist. Valorizzazione Salumi Italiani

“Per noi è stato un vero onore presentare qui a Washington il nostro programma sostenibilità. Una pubblicazione che raccoglie gli impegni di ASSICA e IVSI per migliorare il profilo di sostenibilità del settore salumi e le best practice delle aziende in ambito non solo ambientale ma anche economico e sociale”, ha affermato Monica Malavasi, direttore di IVSI.

“È stata un’ottima occasione per presentare ciò che caratterizza i nostri prodotti, al di là degli aspetti qualitativi e di gusto che ne hanno decretato l’apprezzamento negli USA. Siamo consapevoli che il consumatore moderno ha bisogno di conoscere la storia e i valori che stanno dietro alle nostre eccellenze”, ha concluso il Direttore di ASSICA, Davide Calderone.

GLI INCONTRI ISTITUZIONALI

Prima del seminario, si è svolto un interessante confronto tra ASSICA e i rappresentanti del National Pork Council, durante il quale è stato possibile scambiare le reciproche esperienze e iniziative in ambito di sostenibilità e lotta alla Peste Suina Africana. La presenza a Washington di Ugo Della Marta, Direttore Generale della Direzione Sicurezza degli alimenti e della nutrizione del Ministero della Salute, ha permesso di affrontare alcuni dossier di interesse del settore rappresentato da ASSICA. L’occasione è stata quindi propizia per presentare alle Autorità di USDA FSIS lo stato di avanzamento dello studio volto a dimostrare la conformità della bresaola alle normative americane, con l’obiettivo di ampliare la gamma dei prodotti italiani esportabili negli USA.

Allo stesso modo, la delegazione ministeriale ha potuto incontrare i vertici di APHIS per supportare l’iter di riconoscimento dell’indennità da Malattia Vescicolare Suina delle Regioni Umbria e Toscana, ormai prossimo al compimento, ma anche di tutto il territorio nazionale, ponendo così le basi alla possibilità di esportare da tutta Italia i prodotti a base di carne suina a breve stagionatura. Tali dossier sono presidiati quotidianamente da Anna Beatrice Ciorba, Agriculture and Food Attaché’ Office for Economic, Trade and Scientific Affairs dell’Ambasciata d’Italia a Washington.

LA VISITA A CONFINDUSTRIA WASHINGTON

Nell’ambito della missione americana di ASSICA non è mancata la visita al nuovo ufficio di Confindustria a Washington, aperto il 29 giugno scorso e guidato da Marco Felisati, persona che vanta una vasta esperienza in ambito internazionale e istituzionale. L’apertura della sede statunitense risponde a una necessità sentita da tempo dagli operatori: gli Stati Uniti sono uno dei principali mercati di sbocco per l’imprenditoria italiana e luogo dove spesso nascono le nuove tendenze che poi si rifletteranno anche su di noi. L’ufficio di Washington risponde quindi a logiche di intelligence, con un’anima istituzionale e politica.

Marco Felisati (Confindustria) e Davide Calderone (ASSICA)

La Settimana della Cucina Italiana nel mondo e la missione americana, ancora una volta, hanno messo in luce l’importanza strategica di fare squadra e di creare sinergie tra le Istituzioni pubbliche nazionali e il mondo associativo privato. I nostri avamposti negli Stati Uniti, a cominciare dall’Ambasciata d’Italia a Washington, rappresentano al meglio questa consapevolezza e il fondamentale spirito di collaborazione finalizzato alla crescita del Paese.

CONDIVIDI L’ARTICOLO
Torna in alto