23 Gennaio 2024

Missione in India del Commissario Wojciechowski

(Di Giada Battaglia)

Dal 6 al 12 dicembre 2023 si è svolta la missione in India del Commissario europeo per l’Agricoltura, Janusz Wojciechowski, cui ASSICA ha partecipato in rappresentanza delle aziende italiane di lavorazione delle carni suine come membro della delegazione imprenditoriale che ha accompagnato il Commissario. Lo scopo della visita è stato prevalentemente quello di agevolare le esportazioni di alimenti e bevande europei verso l’India e ampliare la loro presenza nel Paese, considerato che l’India ha un mercato significativo con oltre 1,4 miliardi di persone e un’economia in rapida crescita, ma il suo potenziale come destinazione dell’export agroalimentare della UE è ancora in gran parte inutilizzato.

A tal fine, il programma del Commissario ha incluso incontri con il Minister of Agriculture and Farmers Welfare, Shri Narendra Singh Tomar, e con il Minister of Fisheries, Animal Husbandry and Dairying, Shri Parshottam Rupala, per discutere proprio delle difficoltà di accesso al mercato che gli operatori dell’UE si trovano a fronteggiare.

LA “REGIONE D’ONORE”

Il Commissario ha, inoltre, inaugurato il Padiglione dell’Unione Europea alle fiere di Nuova Delhi, SIAL e VINEXPO – dove l’UE era quest’anno “Regione d’onore” e presente con la campagna “More than food”, con la quale si promuovono i prodotti agroalimentari europei di eccellenza presso le imprese e i consumatori indiani – e partecipato a seminari di presentazione della politica europea di qualità delle IGG, degli standard di produzione di alimenti e bevande nell’UE, nonché dei sistemi di garanzia della sicurezza, qualità e autenticità dell’agroalimentare europeo. Nel corso dei tre giorni di fiera, i padiglioni dell’UE hanno ospitato i frequentatissimi show cooking degli chef stellati, Guntas Sethi Bhasin e Ajay Chopra, i quali hanno offerto ai visitatori degustazioni e suggerimenti per il consumo dei prodotti europei, fornendo un’esplorazione completa di come questi possano arricchire qualsiasi cultura alimentare.

I salumi, le carni, i formaggi, la frutta e la verdura, così come l’olio d’oliva, i dolciumi e i prodotti da forno europei sono prodotti eccellenti che non sono solo il fondamento di una varietà di cucine europee, ma possono offrire un prezioso contributo alla cucina indiana. “Nei padiglioni dell’UE offriamo un viaggio coinvolgente nel mondo dei prodotti agricoli europei, concentrandoci su qualità, sicurezza, autenticità e sostenibilità. Il nostro obiettivo è informare e ispirare acquirenti, rivenditori e distributori indiani attraverso dimostrazioni di cucina, sessioni informative e degustazioni nel corso di tre emozionanti giorni. I padiglioni dell’UE offrono anche eccellenti opportunità di incontro per gli acquirenti indiani, con rappresentanti di oltre 50 aziende europee provenienti da vari settori alimentari e delle bevande”, ha affermato il Commissario Wojciechowski. Per la delegazione imprenditoriale, infatti, il programma è stato arricchito da incontri B2B con operatori indiani e da visite a retailer e importatori, per esplorare le opportunità di business e di matchmaking con le controparti indiane.

GRANDE INTERESSE PER CARNI E SALUMI

Come ASSICA abbiamo anche avuto la possibilità di essere ricevuti dai vertici di FSSAI – Food Safety and Standards Authority of India e durante l’incontro con il CEO di FSSAI, dr. Kamala Vardhana Rao, abbiamo discusso delle difficoltà che il rispetto della normativa indiana comporta ai produttori italiani. In particolare, del divieto di utilizzo dei nitrati nei prodotti a base di carne suina, del divieto di lavorare carni diverse da quella suina nello stabilimento che esporta in India e della lunga shelf life richiesta al momento dell’importazione.

L’incontro si è rivelato estremamente interessante e utile, a fronte della disponibilità del dr. Rao a chiarire il punto di vista indiano, ma soprattutto ad aprire un dialogo sulla possibilità di rivedere alcuni aspetti della loro normativa. L’interesse che, come ASSICA, abbiamo riscontrato tra gli operatori locali per i prodotti italiani, comprese le carni suine e i salumi, è elevato pertanto riteniamo che il mercato indiano sia potenzialmente molto interessante e meriti di essere considerato, anche in vista della possibile sottoscrizione del Free Trade Agreement che dovrebbe, come minimo, ridurre il peso delle tariffe che attualmente gravano sui prodotti in importazione dalla UE.

FONDAMENTALE FINALIZZARE L’ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO

Il 17 giugno 2022, infatti, l’Unione Europea ha rilanciato i negoziati con l’India per un Accordo di libero scambio e ha avviato negoziati separati per un Accordo sulla protezione degli investimenti e un Accordo sulle Indicazioni Geografiche (IG). “Spero che la nostra visita, la mia visita e soprattutto la visita dei nostri rappresentanti del mondo imprenditoriale e il contatto diretto tra i rappresentanti del mondo imprenditoriale dell’Unione Europea e dell’India saranno utili per trovare una soluzione, per finalizzare l’accordo di libero scambio che è molto importante perché c’è un enorme potenziale di miglioramento delle nostre relazioni commerciali”, ha dichiarato Wojciechowski intervistato dalla stampa indiana durante la missione. Arrivare alla sottoscrizione di un FTA con l’India sarebbe molto importante: attualmente, il regime commerciale e il contesto normativo dell’India sono relativamente penalizzanti.

Le barriere tecniche al commercio, alcune misure sanitarie e fitosanitarie o la deviazione da alcuni standard concordati a livello internazionale interessano un’ampia gamma di settori, tra cui beni, servizi, appalti pubblici e investimenti. L’obiettivo principale dell’UE nelle sue relazioni commerciali con l’India è quello di lavorare per creare un ambiente normativo e commerciale solido, trasparente, aperto, non discriminatorio e prevedibile per le imprese europee che commerciano o investono in India, compresa la protezione dei loro investimenti e della loro proprietà intellettuale. L’obiettivo è contribuire a liberare il potenziale inutilizzato del commercio e degli investimenti bidirezionali tra l’UE e l’India.

L’UE e l’India sono, infatti, già importanti partner commerciali, con un commercio annuo di 120 miliardi di euro. L’UE è il terzo partner commerciale dell’India, rappresentando quasi l’11% del commercio indiano nel 2021. L’India è il decimo partner commerciale più importante dell’UE, rappresentando poco più del 2% del commercio dell’UE nel 2021; questa quota relativamente piccola del commercio complessivo di beni dell’UE indica un ampio potenziale non sfruttato. La liberalizzazione del commercio e degli investimenti potrà generare, pertanto, significative opportunità di crescita.

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