21 Marzo 2024

2023 positivo per i salumi italiani DOP e IGP

(Di Laura Falasconi)

I prodotti di alta qualità della salumeria italiana continuano a ottenere riscontri positivi in Italia e all’estero nonostante le tante difficoltà che hanno caratterizzato i dodici mesi passati. Gli elevati costi di produzione, gli alti prezzi della materia prima, la minore capacità di reddito delle famiglie a causa dell’inflazione, le tensioni geopolitiche che hanno inasprito i rapporti internazionali non hanno fermato il cammino delle nostre eccellenze.

Un successo che premia la tenacia e l’impegno dei consorzi di tutela, in prima linea per rafforzare la competitività dei salumi italiani sui mercati internazionali, migliorare la qualità dei prodotti e promuovere la sostenibilità della produzione.

CULATELLO DI ZIBELLO DOP

Produzione ai livelli pre-Covid e fatturato al consumo oltre i 20 milioni di euro. Vola il pre-affettato, cresce l’export, prospettive rosee per il 2024 2023 molto positivo per il Culatello di Zibello DOP. Secondo il Consorzio di Tutela con 81.351 culatelli sigillati (325 mila kg) e un fatturato al consumo che supera i 20 milioni di euro la produzione è tornata ai livelli pre-Covid.

Dopo l’inevitabile calo del 2020, e il successivo rimbalzo con il quale è stata raggiunta la quota record di 100 mila pezzi sigillati, la produzione si è consolidata ai livelli pre-pandemia, con un fatturato alla produzione di 12 milioni di euro. Un dato ancor più importante considerando l’aumento dei costi della materia prima, che nel 2023 ha fatto registrare un +15%, all’interno di un trend costante dell’ultimo triennio dove i prezzi sono addirittura raddoppiati.

“Il Culatello di Zibello DOP prosegue nella sua affermazione di prodotto di eccellenza”, ha ribadito Romeo Gualerzi, Presidente del Consorzio di Tutela. “Merito anche delle ottime performance del pre-affettato che ci ha permesso una maggiore penetrazione del prodotto nelle catene retailer”.

Nel 2023 quasi la metà dei culatelli è stata destinata al pre-affettato, rappresentando il 46% dell’intera produzione annua con 37.424 pezzi affettati sugli 81.324 complessivi e ben 1,17 milioni di vaschette immesse sul mercato, per un valore di 10 milioni di euro al consumo. Un vero e proprio boom considerando come nel 2017 la percentuale affettato rappresentava solo l’8,7% della produzione complessiva, per un valore di 1,6 milioni di euro. Bene anche l’export. La quota estero del Culatello di Zibello DOP si attesta su un 25% del totale: i Paesi dell’area UE (in primis Francia e Germania), insieme alla Svizzera, rappresentano l’88% dell’export, ma cresce anche il Nord America, con Canada e Stati Uniti, oltre al Giappone e il Regno Unito.

Dati, questi molto incoraggianti che fanno ben sperare per il futuro come ha sottolineato il Presidente del Consorzio: “Le aspettative per il 2024 sono rosee, nonostante la previsione di un ulteriore incremento dei costi della materia prima, a maggior ragione considerando la minor disponibilità di suini che rispettano i parametri della DOP. In ogni caso da gennaio siamo entrati a pieno regime con il nuovo disciplinare approvato a settembre, dopo alcuni mesi di assestamento. Inoltre, valutiamo la possibilità di utilizzare maggiormente il Culatello di Zibello come ingrediente in specifiche ricette, per far conoscere sempre di più il prodotto”.

MORTADELLA BOLOGNA IGP

Grande risultato nel 2023 con incrementi nella produzione, vendite ed export Ottimo risultato nel 2023 per la Mortadella Bologna IGP che ha visto nei dodici mesi passati la produzione salire a quota 39,5 milioni di kg, registrando un +3,7% e le vendite attestarsi a 33,3 milioni di kg (+0,8%). In vigorosa crescita anche l’export che ha messo a segno un +6,7%.

Importante incremento dell’affettato in vaschetta che conferma il decennale trend di crescita, con un aumento del 6,5%, a riprova della comodità del formato che continua a essere scelto dal consumatore per la praticità di utilizzo e consumo. Basti pensare che si è passati dai 4,7 milioni di kg lavorati nel 2013 agli 11,3 milioni di kg del 2023 con un volume di vendita più che raddoppiato, pari a +240%.

mortadella

“Siamo soddisfatti dei risultati di crescita ottenuti dalla Mortadella Bologna IGP, particolarmente trainati dalle vendite all’estero, cresciute del 6,7%. A conferma del fatto che il valore di appagamento del gusto e dello spirito, associato al consumo di Mortadella Bologna, sia un fattore vincente e premiante non solo in Italia ma anche all’estero. Parte di tale successo è dovuto anche al continuo impegno del Consorzio di tutela in attività di promozione volte a garantire lo sviluppo e la salvaguardia di questa IGP in tutto il mondo”, ha affermato Guido Veroni, Presidente del Consorzio italiano tutela Mortadella Bologna.

PROSCIUTTO DI SAN DANIELE DOP

Oltre 2,5 milioni di prosciutti prodotti, export e pre-affettato in crescita Il 2023 conferma il Prosciutto di San Daniele DOP come uno dei prodotti enogastronomici italiani più acquistati e consumati tanto in Italia quanto all’estero.

Nell’anno da poco concluso, sono state prodotte 2.590.000 cosce nei 31 stabilimenti produttivi, collocati all’interno della città di San Daniele del Friuli, provenienti dai 3.510 allevamenti certificati situati in dieci regioni del Centro-nord Italia e conferite dai 44 macelli della filiera DOP. In aumento la quota di export che registra una crescita e si attesta al 19% rispetto alle vendite totali dell’anno con circa 3 milioni di chilogrammi indirizzati al mercato extra Italia. Il 55% delle quote totali di export è stato destinato all’Unione Europea, mentre il restante 45% è stato esportato in Paesi terzi.

Francia, Stati Uniti, Australia, Germania e Belgio si confermano, in ordine di volumi, i principali mercati di destinazione del Prosciutto di San Daniele DOP seguiti da Svizzera, Austria, Regno Unito, Lussemburgo e Canada. Ottime performance di crescita, in ordine di volume, si sono registrate nel Regno Unito (+30%), Repubblica Ceca (+18%), negli Stati Uniti (+11%) e in Australia (+7%). In crescita il pre-affettato: il numero di vaschette di Prosciutto di San Daniele ha superato i 21,3 milioni di confezioni certificate, pari a 407.000 prosciutti (+1% rispetto all’anno precedente), per un totale di oltre 2 milioni di chilogrammi, confermandosi come una tendenza consolidata in linea con le nuove modalità di consumo. Il fatturato totale, derivante dalle attività di produzione e distribuzione, si mantiene a 360 milioni di euro, in linea con gli anni precedenti, dopo il +14% rilevato nel 2022.

SALAMINI ITALIANI ALLA CACCIATORA DOP

Produzione in crescita nel 2023, bene il pre-affettato, tiene l’export Segno positivo nel 2023 per la produzione certificata dei Salamini Italiani alla Cacciatora DOP che con 4.138.617 kg prodotti ha chiuso l’anno con un incremento del +0,8% rispetto al 2022. Archiviata la flessione del 2022 il prodotto riprende a crescere confermando il grande apprezzamento dei consumatori per questa eccellenza italiana di qualità superiore, dal gusto inconfondibile, prodotto con materia prima 100% nazionale.

Il mercato italiano rappresenta il principale sbocco per il Salame Cacciatore DOP, con il 70% della produzione destinata al consumo interno. Il principale canale di acquisto del Salame Cacciatore DOP si conferma la GDO con il 61% del totale. In crescita anche il segmento del pre-affettato, che registra un aumento del 6% rispetto al 2022. Un trend che conferma la praticità e la comodità di questo formato, sempre più apprezzato dai consumatori. Bene anche l’export che si attesta al 30% della produzione, con una quota stabile negli ultimi anni. I principali mercati di destinazione sono i Paesi dell’Unione Europea, in primis la Germania, seguita da Belgio e Francia. Intensa l’attività del consorzio a sostegno della presenza del Salame Cacciatore DOP sui mercati esteri.

SPECK ALTO ADIGE IGP

Qualità, salvaguardia e innovazione le parole chiave del 2023 Dalla qualità alla salvaguardia del marchio, fino all’innovazione. Il bilancio del 2023 testimonia un anno sfidante ma che conferma il miglioramento costante della qualità dello Speck Alto Adige IGP, una maggiore notorietà del marchio e la sua salvaguardia da un uso illecito. Nel 2023, sono state contrassegnate con il marchio di qualità Speck Alto Adige IGP 2.495.561 baffe, pari al 39,7% della produzione complessiva dei membri del Consorzio, con un calo del 13,3% rispetto al 2022.

Con un tasso di esportazione del 32,5% il prodotto si è confermato uno dei salumi più esportati dall’Italia. Il principale mercato di esportazione per lo Speck Alto Adige IGP rimane la Germania seguito da Stati Uniti, dove la popolarità dello Speck Alto Adige IGP è aumentata costantemente negli ultimi anni (+1% rispetto all’anno precedente), Francia, Svizzera, Austria, Belgio e Regno Unito. “Lo sviluppo positivo dei mercati di esportazione”, sottolineano dal Consorzio, “è proseguito con successo dopo gli anni della pandemia”. Molto importante rimane anche il mercato domestico a cui è destinato il 67,5% della produzione della IGP, con una concentrazione delle vendite in Alto Adige e nelle regioni settentrionali, anche se negli ultimi anni è aumentata anche la quota delle regioni centrali e meridionali del Paese.

Commentando l’anno da poco concluso il Presidente del Consorzio Tutela Speck Alto Adige, Paul Recla, rieletto per il suo terzo anno di mandato, ha spiegato: “Il 2023 è stato caratterizzato da una tensione politica globale e dalle relative incertezze, che hanno avuto un impatto sulle relazioni commerciali, sui prezzi delle materie prime e sulle catene di approvvigionamento.

Inoltre, il cambiamento climatico sta ponendo il mondo davanti a importanti sfide che stiamo affrontando attraverso una strategia di sostenibilità con cui intendiamo confermare il nostro impegno su questa materia, con lo scopo primario di sensibilizzare intensificando gli sforzi a favore della qualità e della sostenibilità come valori aggiunti dello Speck Alto Adige IGP”.

La qualità e la sostenibilità restano punti focali per il Consorzio Tutela Speck Alto Adige che nel 2023 ha gettato le basi per la realizzazione del primo rapporto di sostenibilità del Consorzio e ha intensificato le attività di verifica e controllo per assicurare prodotti sani e certificati.

CONDIVIDI L’ARTICOLO
Torna in alto