14 Luglio 2024

Verso la smaterializzazione delle procedure doganali

(Di Fulvio Liberatore – Easyfrontier)

A oggi, la trasformazione digitale delle dogane rappresenta il nucleo centrale di tutti i processi amministrativi, di controllo e di analisi delle autorità doganali. Tale approccio mira a creare una dogana completamente paperless a livello globale, integrata con i processi logistici e commerciali a livello internazionale. In conformità con la Decisione (UE) 2023/2879, che stabilisce il programma di lavoro per lo sviluppo e l’utilizzo dei sistemi elettronici previsti dal Codice Doganale dell’Unione (CDU), la Commissione sta accelerando i tempi per attuare il programma di digitalizzazione delle dogane UE.

I diciassette progetti contenuti nell’Union Customs Code Work Programme (UCC WP), aggiornato al 15 dicembre 2023, saranno in gran parte completati entro il 2025; mentre, entro il 2030 (secondo l’ultima versione del MASP, Multi-Annual Strategic Programme), ne verranno implementati altri, tra cui la European Customs Single Window (EuCSW), la digitalizzazione delle IVO (Informazioni Vincolanti sull’Origine) e delle IVV (Informazioni Vincolanti sul Valore), l’NCTS – Fase 7 (il sistema digitale di transito unionale) e la terza versione del PoUS (la prova della posizione unionale delle merci).

EUROPEAN CUSTOMS DATA HUB

Lo European Customs Data Hub (EuCDH), il “centro doganale digitale” dell’Unione, dovrebbe essere operativo entro il 2038, a condizione che la riforma del CDU venga definitivamente approvata.

Tale hub doganale consisterà in un ambiente informatico unico, centralizzato, che superi tutti i sistemi informatici degli Stati Membri – evitando così agli operatori commerciali la necessità di interagire con 27 diversi ambienti IT – e che garantisca l’integrità e la tracciabilità dei dati presentati o raccolti dalle autorità doganali, rafforzando così il controllo doganale e la lotta contro le frodi doganali, il contrabbando e la violazione delle normative.

La completa ri-digitalizzazione dei sistemi unionali è prevista per il 2032, secondo gli emendamenti del Parlamento europeo alla proposta di riforma del CDU. Grazie all’uso del machine learning e dell’Intelligenza Artificiale, il centro doganale digitale dell’Unione eliminerà progressivamente le “dichiarazioni doganali”: facendo riferimento al considerando 40 della proposta di riforma, infatti, alla fine del periodo transitorio le dichiarazioni cesseranno di esistere.

SISTEMA AES, NCTS E POUS

Tra i progetti in chiusura, di particolare interesse è quello del sistema AES (Automated Export System) e dell’NCTS – Fase 5, che comprendono i dataset B1, B2, B4, C1, C2 per l’esportazione e D1, D2, D4 per il transito. La Decisione di esecuzione (UE) 2023/2879 stabilisce che AES e NCTS diventeranno obbligatori per la componente nazionale entro il 2 dicembre 2024. Gli Stati membri possono rendere operativi i sistemi anche prima, avvisando gli operatori con 45 giorni di anticipo.

La componente transnazionale, che permette l’invio delle dichiarazioni prima della presentazione delle merci, lo sdoganamento centralizzato per l’export e l’armonizzazione dei documenti per la movimentazione dei prodotti soggetti ad accisa, dovrà essere completata entro l’11 febbraio 2025. L’introduzione dei dataset per export e transito completa il percorso di smaterializzazione delle dichiarazioni doganali: nel 2022 sono stati introdotti i dataset H1-H7 per l’import e, dal 1° marzo 2024, è stato attivato il PoUS – Fase 1, il sistema transeuropeo per archiviare, gestire e recuperare le prove della Posizione Unionale delle merci, prima fornita dai documenti T2L e T2LF.

CENTRALIZED CUSTOMS CLEARANCE FOR IMPORT (CCI)

A partire dal 1° luglio 2024, il sistema Centralised Clearance for Import (CCI) è entrato nella sua prima fase di implementazione. Questo nuovo sistema mira a garantire la digitalizzazione del processo di sdoganamento centralizzato a livello europeo, come definito nel CDU.

Ad oggi, è disponibile per le imprese europee in Bulgaria, Estonia, Spagna, Lussemburgo, Lettonia, Lituania, Polonia e Romania; i restanti Stati Membri prevedono di aderire gradualmente nel corso del prossimo anno.

La prima fase del sistema CCI permette l’elaborazione automatizzata delle dichiarazioni doganali standard per lo sdoganamento delle merci fisicamente presentate alla dogana in un altro Stato Membro per la libera circolazione, il deposito doganale, la lavorazione in regime di perfezionamento attivo e l’uso finale.

La seconda fase del sistema CCI estenderà la possibilità di elaborare dichiarazioni semplificate, supplementari, l’inserimento nei registri del dichiarante, beni soggetti ad accise e merci nel contesto del commercio UE con territori fiscali speciali, ed è prevista per il 2 giugno 2025, secondo le previsioni del Work programme del CDU [1].

UNO SGUARDO AL FUTURO: DOGANA E IA

Nel futuro prossimo, l’adozione di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale, prevista nella riforma del CDU, rivestirà un ruolo chiave nell’analisi dei rischi: le dogane avranno la capacità di esaminare dati oltre quelli indicati nelle dichiarazioni doganali, rilevando anomalie nei flussi commerciali e identificando potenziali violazioni delle normative doganali e dei diritti di proprietà intellettuale. Ciò permetterà l’intercettazione rapida di merci contraffatte o illegali, proteggendo le filiere industriali unionali.

L’uso dell’IA per velocizzare i controlli doganali ridurrà, da un lato, i tempi di sdoganamento delle merci legittime; dall’altro, faciliterà il commercio legale e la libera circolazione delle merci nel mercato unico europeo. La sinergia tra l’intelligenza artificiale e l’operato delle dogane sarà cruciale per assicurare la sicurezza e l’integrità delle filiere, contrastando la concorrenza sleale da parte di operatori esterni all’Unione.

La digitalizzazione delle dogane UE sta ridefinendo il commercio internazionale, promuovendo scambi più efficienti, sicuri e integrati; tuttavia, il successo di tali sistemi dipenderà dalla conformità delle imprese esportatrici e importatrici, fondata sulla corretta classificazione doganale delle merci. La classificazione è essenziale per il rispetto delle normative, come nel caso dei “pacchetti” sanzionatori contro la Russia, degli obblighi della reportistica CBAM e delle nuove norme sulla deforestazione.

La corretta classificazione delle merci è alla base delle regole del commercio globale, e l’uso dell’IA in tale contesto potrebbe essere determinante.

[1] https://taxation-customs.ec.europa.eu/customs-4/union-customs-code/ucc-work-programme_en

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